Mons. Antonio Canale è noto per aver pubblicato nel 1887 una delle prime storie dell’Isola di Capri dal titolo “Storia dell’Isola di Capri dall’età remotissima sino ai tempi presenti”. Alcuni anni fa fu riscoperto un suo manoscritto sulla antica e nobile famiglia caprese degli Arcucci alla quale sono appartenuti numerosi esponenti di primo piano di questa isola. Il manoscritto fu integralmente pubblicato sulla rivista di storia locale “Il Caprifoglio” insieme all’albero genealogico della famiglia, secondo quanto ricostruito dallo stesso Canale.
Provenienti dalla costiera amalfitana, gli Arcucci si stabilirono a Capri intorno alla metà del XII secolo dove acquistarono diversi fondi di terreno ed altre proprietà. Tra i più illustri rappresentanti di questa casata ricordiamo il conte Giacomo Arcucci, ministro della regina Giovanna I d’Angiò e fondatore del monastero certosino di S. Giacomo e il medico Gennaro Felice Arcucci, che fu uno dei principali esponenti della Repubblica Partenopea del 1799. Per questo suo ideale fu processato ed impiccato a Piazza Mercato a Napoli nella sanguinosa repressione disposta dai Borboni dopo il loro ritorno sul trono. Il suo nome compare sulla lapide dedicata ai martiri della Rivoluzione all’ingresso del Municipio di Napoli. Un’altra lapide che lo ricorda fu apposta sulla facciata del Municipio di Capri in occasione dei cento anni dalla sua morte.
Registrati per poter continuare nella consultazione